martedì 15 luglio 2008

Cap.3 Riflessioni su ciò che è "Storia"

Storia.
Quando parliamo, leggiamo o facciamo considerazioni sulla storia, spesso questo viene fatto come se la storia fosse una semplice linea retta temporale.
Il tipo di semplificazione insegnataci a scuola non considera la realtà dei fatti e i fatti sono sempre un intricato intreccio di avvenimenti a volte anche banali, ma importanti nelle conseguenze.
Prendendo come analogia un albero
(esempio: nella Genealogia si costruisce un albero famigliare),sì; esiste un fusto ben visibile e diritto, ma l’essenza dell’albero sta nelle sue radici sotterranee, nelle ramificazioni e nelle foglie.
Spesso la storia insegnata nelle scuole assomiglia a quei tronchi che si vedono nelle segherie di montagna, dritti, privati di radici, rami e foglie, pronti a essere tagliati in assi o modellati a piacere dal loro compratore.
Semplificazione queste, inaccettabile quando invece si vuole arrivare a capire veramente gli eventi che hanno determinato una storia.


Storia dei Tarocchi
Molti libri o articoli, che hanno la pretesa di raccontare la storia dei Tarocchi, iniziano con questa frase: "Le loro origini sono così antiche da aver fatto perdere nella notte dei tempi ogni loro traccia".
Questa è sicuramente una semplificazione accattivante per un libro mitologico e di fatti tutti i libri che partono con questa traccia, palesemente o in maniera occulta sottintendono che i tarocchi abbiano un’origine Egizia, cosa finora indimostrata, comprendendo in questo anche la supposizioni che la tavoletta della “Mensa
Isiaca” sia il prototipo dei Tarocchi.

















clicca qui: STORIA DELLA MENSA ISIACA
Per fortuna poi ci sono (pochi ma ci sono) studiosi seri come: Sir Michael Dummett, Gertrude Moakley, Stuart kaplan, che tentano di arginare questo dilagare di oppinioni e banalità.
Ultima uscita cronologicamente, quella di
Philippe Camoin che sostiene l’origine Marsigliese delle carte più antiche.
Anche se non ci sono prove (anzi le prove confermano che le carte marsigliesi sono copiate da un prototipo Lombardo antecedente di almeno 250 anni) ci dice:
La mia opinione è che quest’antica scuola è sempre esistita nel Sud della Francia e soprattutto nella regione marsigliese che era la porta verso l’Oriente. Marsiglia è stata fondata 2600 anni fa ed ha ricevuto influenze da tutte le culture del Mediterraneo, data la sua posizione geografica privilegiata.

Con una frase così strutturata, il lettore comune potrebbe essere indotto a pensare che le carte Marsigliesi abbiano 2600 anni.

(sarò malizioso io?)
vedi qui

Quando si discute su dei fatti, o meglio si conduce un’indagine seria, la prima regola è fare la netta distinzione fra oggettivo – soggettivo - astratto.

Se oggettivamente non ci sono prove, posso certamente affidarmi alle sensazioni o impressioni per aprire nuove strade di ricerca, ma non per affermare che la certezza delle mie sensazioni non abbia bisogno di prove, altrimenti si cade nella mitologia.

Mi piace ripetere che: costruire un mito è sempre più facile che ricostruire la storia

Fatti
Le indagini storiche condotte fino ad oggi, danno per certa l’origine delle carte da gioco come Cinese, datandole approssimativamente nell’ VIII - X secolo dc (vedi qui).
Da li si diffusero in India, poi in Persia e arrivarono in occidente introdotte dai Saraceni intorno al 1300. La più antica testimonianza occidentale si ha in Spagna, nel “
Diccionari de rims” compilato nel 1371 dal poeta catalano Jaume March, dove si incontra per la prima volta il termine "naips" termine Saraceno con cui erano denominate le carte da gioco.
Quasi contemporaneamente in Italia, dalle cronache di Viterbo ci viene riportato che vi
furono introdotte dai saraceni delle carte da gioco chiamate Nayb nel 1379 (vedi “Storia dei Tarocchi di Giordano Berti).


In Spagna ancora oggi le carte da gioco sono chiamate Naipes








l’influenza saracena è riscontrabile anche sulle moderne carte “Venete o Trevisane” in cui sono raffigurate le tipiche spade curve.














Per approfondire la Storia dei Tarocchi clicca su: Storia di Milano
oppure troverete un'intero libro qui
Fine prima parte

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